PIETRINI ALBERTO

Via Ventignano , 6

50054 Fucecchio

Firenze

cell- 3334458067

DARKPRIMROSE’S KENNEL

Allevamento Amatoriale del Bernese in Toscana

 

 

alberto.pietrini@virgilio.it

 

Chiedo cortesemente a tutti i proprietari delle mie  cucciolate   di  effettuare le lastre ufficiali Anca e Gomiti   (dopo i 15 mesi di età ) , come da accordi  presi al momento della consegna del cucciolo . Se fossero gia’ state effettuate ed io non ne fossi a conoscenza vi chiedo di mettervi in contatto con me .  Sicuro di una vostra collaborazione

 

 

 

 

 

EPILESSIA

 

ASPETTI GENERALI

L’epilessia è un disturbo delle funzioni celebrali che si manifesta con la crisi epilettica la cui durata è in genere di poche decine di secondi . L’anomalia riguarda i neurioni della sostanza grigia celebrale . In particolare un piccolo gruppo di cellule nervose che incominciano a mandare impulsi a ripetizione tentando di coinvolgere altri gruppi di neuroni fino a diffondere l’attività epilettica a tutta la sostanza grigia . L’espressione esterna di questa attività dipende da quanta parte di tessuto celebrale viene coinvolta . Se la parte di tessuto coinvolta è ampia le crisi epilettiche si presentano con perdita di coscienza , movimenti involontari di tutti i muscoli del corpo , perdita di urine e feci ; se la parte di tessuto celebrale coinvolta è ridotta le crisi celebrali sono parziali , il cane rimane vigile e può avere contrazioni involontarie di alcuni muscoli . Spesso il cane , prima dell’arrivo della crisi epilattica , si rende conto che stà per succedere qualcosa ed è spaventato , irrequieto e cerca il proprietario. Questa fase si definisce Aura e dura pochi secondi . Al termine della crisi Epilattica il cane appare normale come nulla fosse accaduto , altre volte presenta delle alterazioni comportamentali ( Fase Postictale ) come eccessiva voracità , iperattività , che hanno durata variabile , anche alcuni giorni . Tra una crisi e l’altra il cane è perfettamente normale . A volte la crisi epilattica è il sintomo di una lesione organica o di un processo patologico . Ematomi , Tumori , Infezioni (cimurro), Infiammazioni , Traumi Cranici anche di vecchia data , Disturbi Tossici o Metabolici , Sostanze Tossiche ( pesticidi , rodenticidi , piante , alimenti ) possono essere origine a crisi epilattiche . In questi casi l’Epilessia si definisce Secondaria in quanto è solo l’effetto di una malattia primaria che dovrebbe essere curata . Altre Volte l’epilessia viene definita Idiopatica o Primaria in quanto , pur con ricerche ematochimiche e per immagini ( TAC o Risonanza magnetica ) non è possibile diagnosticare la causa scatenante le crisi epilettiche .

L’Epilessia Idiopatica prevale nel cane di taglia medio-grende , di età compresa tra 1-2 e 5-6 anni e alla vista perfettamente normale .Generalmente tra la prima e la seconda crisi epilettica passa almeno un mese e le crisi si ripetono , spesso per tutta la vita , a cadenza costante anche se nel tempo si possono ravvicinare , distanziare , itensificare o ridurre di intensità .

Nel caso in cui le crisi capitino una volta nella vita non si parla di epilessia .

 

CURARE L’EPILESSIA IDIOPATICA

La terapia è consigliata ai cani che abbiano avuto almeno tre crisi epilettiche distanziate da un periodo inferiore  alle quattro settimane . nei casi in cui le crisi si verifichino ad intervalli di tempo superiori il trattamento non è indicato . Fà eccezione in caso in cui le crisi , seppur distanziate nel tempo , sono a “grappolo” ( ripetute nella medesima giornata ) in quanto potenzialmente molto pericolose . Solitamente si inizia a somministrare il Flenobarbinale . Dopo due settimane dall’inizio del trattamento si dosa la fenobarbitalemia in modo da poter regolare il dosaggio del farmaco per via orale . Se il cane continua ad avere crisi epilettiche , allora si aggiunge il Potassio Bromuro . Nel momento in cui il cane ha una crisi epilettica il farmaco più indicato è il Diazepam , somministarato per via orale o rettale . La soluzione iniettabile va tenuta sempre in casa e somministrata , prima possibile , quando inizia la crisi .

Durante la crisi non bisogna urlare o scuotere il cane o bloccarlo ma anzi creare un ambiente tranquillo e silenzioso

 

L’EPILESSIA IDIOPATICA NEL BOVARO DEL BERNESE

Nel 1997 la commissione di Allevamento del Club per il Bovaro del Bernese in Svizzera (KBS) registrò un aumento dei casi di epilassia nei 10 anni precedenti e decise di affrontare questo problema rivolgendosi all’Istituto di Neuriologia Animale e Riproduzione Animale dell’Università di Berna . Per poter registrare il maggior numero possibile di cani ammalati il Club Svizzero invitò tutti i proprietari ed allevatori a segnalare i cani colpiti da attacchi epilettici . Alla fine sono stati coinvolti 4005 cani suddivisi in 38 famiglie e 5 sottopopolazioni . Cinquanta ( 31 maschi e 19 femmine ) erano i casi di epilessia idiopatica diagnosticati . Lo scopo dello studio era quello di determinare le caratteristiche cliniche ed il modo di trasmissione . Quarantanove cani avevano attacchi generalizzati con movimento degli arti involontario e perdita di coscienza . Più della metà presentava salivazione eccessiva , metà perdita di urine e solo alcuni perdita di feci . La maggioaranza (62%)  dei cani aveva il primo attacco tra 1 e 3 anni , il 20% entro il primo anno ed il 18% oltre i tre anni . E stato anche evidenziato che l’età del primo attacco era significativamente più bassa nei cani figli di genitori ammalati rispetto ai figli di genitori sani . E’ stato inoltre notato che i maschi avevano una predisposizione per la malattia . Non c’era correlazione tra il coefficiente di Inbreeding  ( grado di consanguineità ) e l’età del primo attacco o la frequenza degli attacchi .

 

CONSIGLI PER L’ALLEVAMENTO

L’Università di Berna ha fornito dei consigli per l’accoppiamento

Visto che i cani portatori sani sono numerosi e che la trasmissione dell’epilessia è complessa in quanto legata a più geni , non si può pensare di escludere dalla riproduzione questi cani , piuttosto , di valutare attentamente gli accoppiamenti ( cosa che molti privati e allevatori non fanno assolutamente non salvaguardando la razza ma solo il proprio portafoglio ) .

 Per prevenire la comparsa della malattia è opportuno seguire negli accoppiamenti i seguenti consigli :

* Controllare se nelle prime tre generazioni ( fino ai nonni )  sono presenti dei portatori e in quale posizione si trovano

* Evitare la consanguineità tra portatori di epilessia

* Se più portatori sono presenti nelle tre generazioni trovare un partner che non abbia portatori nelle prime tre generazioni