Allevamento Amatoriale in Toscana

PIETRINI ALBERTO   Via VENTIGNANO . 6           50054 FUCECCHIO              FI      ITALIA                      Cell   +39 3334458067         

 DARKPRIMROSE’S  KENNEL

Bovaro del Bernese

  LE   ORIGINI

IL PONTE DELL’ARCOBALENO

IN   RICORDO   DI .........

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SITO CREATO  GIUGNO 2005

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L’utilizzo di cani solidi e tarchiati sulle montagne corrisponde anzitutto a una necessita’ . Le zone montagnose sono di difficile accesso e la popolazione locale trovava nei cani il mezzo per proteggere il bestiame e se stessa . Tracce di questi cani , che hanno accompagnato lo sviluppo dell’agricoltura di montagna , si trovano fin dal XVI secolo .     Selezionati per la loro robustezza , possono persino trainare piccoli carri per trasportare il latte dagli alpeggi in latteria o nei borghi vicini . Alla fine del secolo scorso, si potevano trovare soggetti rappresentativi in una frazione di Durrbach , dove un tal signor Hoffman, locandiere e agricoltore , li allevava . Da li’ venne del resto il primo nome attribuito alla razza : Durrbachler . Ma all’inizio del secolo , i bovari svizzeri facevano la figura dei parenti poveri a fianco del San Bernardo. 

Solo una manciata di cinofili si interessava a questi “reietti” e in particolare a nord-est di Berna  a Burgdolf . Fu l’inizio della selezione e il momento delle prime presentazioni nelle esposizioni  canine . L’incontro col prof. Heim , giudice e allevatore di terranova ,  fu determinante . Egli collaboro’ attivamente alla loro rinascita . Fu lo stesso Albert Heim a proporre , nel 1908 , di adottare il nome di Bovaro del Bernese .

Belline SHSB 2701 (*1902)( ph.collezione M.Bartschi)

Heim,Behrens e Scheidegger da sx:                                          Regina v.Oberaargau e Leo (ph.collezione M. Bartschi)

Leo (Greiner )SHSB 9018(20.07.1916)

 La selezione del Bernese venne effettuata su criteri essenzialmente pratici : carattere e robustezza . Solo in un secondo tempo gli sforzi si concentrarono sul rendere la taglia e la ripartizione di colori piu’ omogenee . Dopo il 1918 gli allevatori andavano costruendosi le loro linee di sangue . Armonico , equilibrato e più robusto dei suoi predecessori , il campione Leo(Greiner) , diede la sua impronta alla razza indirizzandola verso un tipo ideale più pesante e forte rispetto al passato . Il tipo più robusto si fissò fra il 1930 e il 1950 e portò all’aspetto attuale del Bernese . Nell’immediato dopo guerra si discuteva sul da farsi per migliorare alcuni punti deboli come il mantello , l’andatura , i denti , la timidezza , e la coda alta . Si stava valutando la proposta di utilizzare un terranova . Il risultato di questo accoppiamento casuale diede 7 cuccioli neri con qualche pelo bianco sulle dita e sul muso . Da questa cucciolata si scelse Babette per continuare ad allevare e la si accoppio’ con il bernese Aldo v. Tierffurt . Nacquero 8 cuccioli e una delle femmine  fu utilizzata in allevamento ed accoppiata con un bernese puro ( Osi von Allenluften ) .     Il loro figlio, Alex von Angstorf , divento’ campione del mondo e genero’ 52 cucciolate .  I colori del Terranova non riapparvero piu’ e si puo’ affermare oggi che la percentuale di sangue del Terranova non supera il 2% in nessuna linea di sangue.            

Un Bernese al traino (ph.collezione AFBS)

 Foto e parti del testo parzialmente tratti da :

“ il Bovaro del Bernese ieri e oggi”

   per gentile concessione di:

 

Silvana Vogel Tedeschi

 tel 0464 502155 

 tedeschivogel@libero.it 

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